Ricordi tu, il vecchio casolare
di rimpetto al castello del Duca di Misterbianco?
La valle abbracciata dal fiume Simeto
che si estendeva sino a sfiorare il mare.
Rammenti il castello incorniciato fra i due leoni?
Ai cui fianchi del cancello un melograno e un gelso nero
sembravano voler toccare quasi il cielo.
Silvia.
Rammenti il cavallo?
Pezzato era sul collo,
calpestava scheletri di cespugli
che si estendevano sino alla spiaggia dorata.
Noi, ai tempi svolazzavamo liberi come farfalle per i campi biondi di grano duro.
Magica e misteriosa era l’atmosfera attorno a quel castello.
Allora, avevamo il sorriso dell’innocenza.
Silvia.
Chissà se oggi torna alla tua memoria la valle Primo Sole
quel fazzoletto di terra lungo il fiume Simeto
che si estendeva fino a baciare il mare
ove pascolavano le bianche pecorelle.
Noi ragazzini cantavamo a squarciagola
mentre scorrazzavamo con un bastone tra le mani appresso alle pecorelle
fin tanto che il cielo si vestiva dell’arcobaleno.
Ora che i pensieri s’intersecano
e la giovinezza si dilegua,
ritorna alla mente mia affollata la gioventù d’allora.
Quanti ricordi, quanti rimpianti...
Silvia
Ricordi la valle della nostra infanzia, il nostro primo amore?
Quanti risi, quanti volti attorno noi?
Tempi ormai lontani
che s’affacciano di tanto in tanto alla memoria.
Contrada Primo Sole.
Mirella
Di Fazio
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